Come usare la Search Console di Google a tuo vantaggio

By FRANCO AQUINI

La Search Console di Google è uno degli strumenti più preziosi che esistano. Eppure non tutti la utilizzano, ecco perché è arrivato il momento di fare chiarezza e imparare a usare la Search Console.

 

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a Search Console di Google è uno strumento fondamentale per la manutenzione e la crescita del proprio sito. Fondamentalmente si tratta di una console dove possiamo controllare lo stato di indicizzazione del sito da parte di Google, inviare una mappa del sito (Sitemap), controllare gli errori e le ricerche fatte dagli utenti e tutto quello che riguarda il nostro sito correlato al motore di ricerca (non a caso si chiama Search Console).

Togliamo di mezzo subito il primo dubbio: ma i dati non posso leggerli da Google Analytics? Si, giusto, ma Analytics è uno strumento diverso, più complesso se vogliamo. Permette infatti di leggere i dati provenienti da diverse fonti, come le campagne a pagamento, i social network, il traffico diretto e molto altro.

Con la Search Console invece si leggono i dati che riguardano esclusivamente la ricerca organica di Google. Rispondiamo subito alla seconda domanda: Non si possono integrare questi dati in Google Analytics per avere una visione d’insieme? Certamente, basta andare nelle impostazioni di Google Analytics, alla voce “Account collegati” per collegare i dati provenienti dalla Search Console.

 

COME SFRUTTARE LA SEARCH CONSOLE

Questo strumento offre principalmente tre vantaggi: il primo riguarda la possibilità di inviare la sitemap del proprio sito. Senza sitemap si rischia di penalizzare seriamente l’indicizzazione. Indicando invece a Google quali pagine scansionare e con quale frequenza, si avrà la certezza di una scansione corretta e regolare.

Inoltre si potranno gestire dati fondamentali come i dati strutturati, ovvero tutto le informazioni che vengono fornite al motore di ricerca e che vengono mostrate negli snippet strutturati, ovvero nei risultati delle ricerche che comprendono più informazioni rispetto alle due righe di testo standard. Se non avete presente cos’è uno snippet strutturato, provate a dare un occhio all’immagine qui sotto. Oltre alle due righe descrittive della pagina (snippet) c’è una barra di ricerca che permette di fare ricerche nel sito direttamente da Google. È un elemento in più che rende lo snippet “strutturato”.

 

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Ma c’è anche la sitelink, ovvero quel menù che potete vedere appena sotto la barra di ricerca. La sitelink non si può impostare e non si può attivare o disattivare. Decide Google se, come e quando mostrarla. Quello che si può fare però, sempre attraverso la Search Console, è chiedere che un link venga rimosso. Google potrebbe infatti “premiare” un sito mostrando la sitelink, ma in mezzo ai link principali potrebbe esserci una pagina che non desiderate vedere nei risultati di Google, come la pagina “Termini e Condizioni”, ad esempio. In questo caso si può chiedere la “retrocessione” della pagina dalla sitelink.

 

LE QUERY DI RICERCA, DATI PREZIOSI DA CONTROLLARE REGOLARMENTE

Quali sono le parole che gli utenti digitano su Google per arrivare al vostro sito? Vorreste saperlo? Se la risposta è si (e deve esserlo) la risposta è ancora una volta nella Search Console. Google mostra infatti le query di ricerca suddivise per ogni pagina. Ovviamente sono solo una piccola parte delle query, ma le informazioni mostrate sono già molto preziose per capire come gli utenti atterrano sul vostro sito.

I dati forniti riguardano le impressioni, ovvero la quantità di volte che il vostro sito viene mostrato nei risultati delle ricerche di Google, i click che vengono fatti sul risultato e il conseguente CTR (Click Through Rate, percentuale di impressioni che hanno stimolato un click). Fondamentale è anche la posizione media dei propri risultati. Per avere questo dato spesso si spendono moltissimi soldi in strumenti sofisticati per la SEO (Search Engine Optimization). Invece questo dato è disponibile gratuitamente anche all’interno della magica Search Console. Il numero indica la posizione media nei risultati delle ricerche. In media Google mostra 10 risultati organici per ogni pagina, quindi una posizione 24 significa che si è circa a metà della seconda pagina.

 

ERRORI DI SCANSIONE E WEB TOOLS

La terza funzione imprescindibile della Search Console riguarda la console degli errori di scansione e i Web Tools. La prima da un resoconto preciso sugli errori che vengono rilevati nella scansione delle pagine (e anche nel server web). È un luogo perfetto per fare analisi sul proprio sito, per capire se si è stati colpiti da malware, per analizzare le ragioni di una mancata indicizzazione e molto altro.

I Web Tools invece sono degli strumenti preziosissimi, e di nuovo gratuiti, per fare una serie di analisi e ottimizzazioni sul sito. Per esempio si puoi analizzare la velocità del sito con Page Speed, un tool che offre un’analisi precisa con un punteggio espresso in centesimi sulla velocità del sito sia in versione desktop che mobile. Non bastasse questo, fornisce anche dei consigli preziosi su come migliorare la velocità del sito, che è uno dei parametri fondamentali per aiutare il posizionamento.

Infine, ultimo ma non meno importante, c’è tutta la sezione relativa alle AMP, le pagine mobili accelerate di cui abbiamo parlato in questo post. Sono il futuro del web in versione mobile (secondo Google) per cui vi invito caldamente a dargli una letta.

 

Ora so benissimo cosa state pensando: come ho fatto a vivere senza Search Console? Esatto, non potrete più vivere senza, ma ricordatevi che per accedere a tutti i dati del vostro sito, dovrete verificare la proprietà del dominio, al solito caricando un file html fornito da Google nella root del sito stesso (che è la modalità a mio avviso più semplice). Non aspettate altro tempo, ogni minuto è prezioso per scoprire come è stato indicizzato il vostro sito e come poter migliorare l’indicizzazione!

 

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