People Based Marketing, l’ultima frontiera del marketing che va oltre i cookie

By FRANCO AQUINI

L’ultima frontiera del marketing digitale è il PBM, ovvero il People Base Marketing. Si basa sull’utente finale e consiste in una serie di tecniche che mettono assieme il tracciamento degli utenti e il loro comportamento in un modo tutto nuovo, che va oltre i cookie.

 

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opo la recente iniziativa della Comunità Europea di introdurre l’obbligo di evidenziare l’uso di cookie su tutti i siti web che ne fanno uso, in molti hanno scoperto il mezzo più vecchio con cui si tracciano gusti e comportamenti degli utenti che navigano il web. Tuttavia la nuova frontiera del marketing, il People Base Marketing (PBM), vuole rivoluzionare totalmente questo concetto.

Partiamo da un presupposto: oggi un sito web è capace di tracciare molte cose, ma ha enormi difficoltà nel tracciare un utente attraverso i diversi dispositivi che possiede. Una ricerca di del Global Web Index del 2016 ci dice che il consumatore digitale tipo ha, in media, 3.63 dispositivi, che possono essere smartphone, tablet, notebook o smartwatch. È facile capire quindi quanto possa essere complesso tracciare l’utente attraverso tutti questi dispositivi. A meno che non sia loggato sul sito, vero, ma questo è assai raro. Da quanto scrive bouncex.com, appena il 2% degli utenti di un ecommerce effettuano il login.

La questione è molto seria. Si prenda ad esempio in considerazione alcuni sistemi automatizzati di invio eMail in seguito a un carrello abbandonato. Se l’utente riceve la mail sullo stesso dispositivo sul quale ha abbandonato il carrello, può cliccare sul link contenuto nella mail e riprendere il carrello esattamente dov’era, magari con un bello sconto a suo favore. Se la mail viene però aperta su un dispositivo diverso, come lo smartphone ad esempio, dovrà probabilmente riempire il carrello da capo, perché su quel dispositivo non ci sono gli stessi cookie presenti sul dispositivo iniziale.

 

Si tratta quindi di sfruttare tutti i canali possibili implementando una logica funzionale alle scelte e alle preferenze del singolo individuo

 

Ovviamente c’è chi ha già affrontato e abilmente superato questo scoglio, leggasi Amazon, che attraverso app mobile, sito web, Alexa, Kindle, Prime Now e tutto l’ecosistema di applicazioni e servizi Amazon, riesce in ogni momento a sapere cosa l’utente sta utilizzando. Tuttavia, ahimè, chi può replicare Amazon?

Ecco quindi che il People Based Marketing potrebbe essere la chiave di volta perché implementa quello che viene chiamato Omnichannel, ovvero l’ecosistema dei canali marketing (email, pubblicità, siti, negozi, app, ecc.) che vengono personalizzati in base all’utente stesso e alle sue abitudini o azioni. In sostanza, le azioni che vengono compiute in seguito a quel carrello abbandonato non sono più fini a sé stesse, ma vengono inserite all’interno di un percorso di acquisto dell’utente. Se l’utente non dovesse cliccare sulla mail automatica inviata in seguito a un carrello abbandonato, gli si potrà proporre una pubblicità personalizzata tramite banner o annunci, su tutti i suoi duspositivi.

Si tratta quindi di sfruttare tutti i canali possibili implementando una logica funzionale alle scelte e alle preferenze del singolo individuo. Il che significa certamente dover sviluppare nuove tecniche per il tracciamento che vadano al di là dei semplici cookie. Il che, ovviamente, aprirà il solito dibattito sulla privacy. Questo però è un altro argomento.

 

Ascolta questo articolo nel podcast WebMarketing a colazione

 

 

FONTE: bouncex.com

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